#01 Conversazioni : Problemi naturali?

La RUBRICA #Conversazioni nasce così … dalle trascrizioni di veri dialoghi tra amiche, dalle ispirazioni e dalle nostre riflessioni sui temi della vita.
Manuela e Silvia Rovatti

#01 PROBLEMI NATURALI? 

Silvia : Sai, Manu, cosa è difficile ? 

Manu : … (faccia da !? )

Silvia : Destrutturarsi!

Siam cresciuti facendoci l’idea (struttura) che la vita sia un problema da risolvere. C’è un problema dietro l’altro, ma se ci fermiamo a guardare le situazioni con distacco come se le vedessimo da  fuori, ci renderemmo presto conto che tanti dei problemi che crediamo essere tali sono autocreati. 

Problemi creati dall’abuso di pensiero e da meccanismi ed abitudini incistati in noi, che neanche riconosciamo più. 

Assorbiti come siamo dal quotidiano e scollegati completamente dai ritmi e dai modi della natura , abbiamo abitudini e reazioni (delle quali non siamo neanche più consci) che giorno per giorno ci consumano, allontanandoci sempre più dalla verità. 

Vogliamo risolvere sempre tutto e subito. 

Il nostro cervello rettiliano, sempre in allerta ci comunica un possibile problema e ci consiglia di trovare una soluzione immediata. Ma tante volte il problema non ha bisogno di pensiero ma di ascolto ed è qui che il problema si smonta e quindi non ha nemmeno bisogno di una soluzione. 

E… Sai chi me l’ha insegnato ? Un albero. In un giorno qualsiasi d’autunno. 

Da qualche settimana constatavo che ,come l’anno precedente, stavo perdendo tantissimi capelli e quindi stavo pensando di acquistare  shampoo e fiale anticaduta come avevo già fatto. Mentre sono assorta nelle mie pianificazioni, guardo fuori dalla finestra dello studio ed è come se l’albero che è lì fuori rispondesse istantaneamente ai miei pensieri, e mi dice: <Guarda me!> .

Io guardo l’albero e penso: <io sono come te, tu perdi le foglie e io i capelli. Grazie amico, ci vediamo più folti in primavera!>

Problema risolto ! Ho sentito pienamente vero il suo messaggio. Io sono come Albero e come lui sottointendo a cicli di continuo rinnovamento. Tornata a sentirmi parte dei cicli naturali e dei ritmi che li scandiscono : non ho acquistato nessun prodotto, ho perso serenamente i capelli (molti meno dell’anno prima) come Albero ha perso le foglie e la mia chioma si è dimostrata perfettamente sana, anche senza fiale. 

Dopo quell’esperienza ho pensato a quante volte vogliamo intervenire in situazioni che sono assolutamente nel flusso naturale della vita.

Ormai siamo così tanto focalizzati sul pensiero e sui problemi, che ci perdiamo la parte più bella : il naturale sentire, l’intuizione e il vivere quel che c’è da vivere che è quello che ci insegnerà qualcosa.

È proprio un grande sforzo: Destrutturarsi … Sì , un grande sforzo disimparare a reagire a qualsiasi impulso esterno con un pensiero immediato, con una convinzione o con una azione ormai meccanica che abbiamo acquisito come nostra ma che forse non ci appartiene neanche più, perché andava bene per la persona che eravamo dieci anni fa, ma oggi ? Oggi abbiamo altre risorse da sfruttare. 

Sarebbe forse più saggio: Fermarsi, Ascoltarsi per capire cosa accade dentro di noi in seguito a quell’impulso :*Aiuto! Perdo i capelli!*

Respirare, togliersi tutta la fretta, cogliere l’opportunità di arrenderci al flusso della vita perché tante volte va già bene così.  

La lotta inizia quando il nostro sempre pensante e scollegato Ego vuole metterci lo ‘zampino’ , incurante di dove stia pilotando e manipolando la realtà.

Sono contenta di non aver sprecato l’occasione per imparare una lezione, anche da un amico Albero. 

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Io non capisco come si possa passare davanti a un albero e non essere felici di vederlo”. Fedor Dostoyevsky

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